Come funziona la caldaia a condensazione e perchè preferirla alla caldaia tradizionale?
E' l'ultima innovazione tecnologica nell'ambito delle caldaie ed ha un rendimento superiore al 100% (calcolato sul potere calorifico inferiore), in quanto recupera e sfrutta il calore dei gas combusti. In altri termini, la caldaia a condensazione ha minori consumi, minori emissioni e quindi permette un maggior risparmio rispetto ad una caldaia convenzionale.
Le moderne caldaie a condensazione risparmiano energia recuperando il calore dei gas combusti
Esse lavorano con altissima efficienza, in quanto sfruttano il calore dei fumi di scarico, di conseguenza sono particolarmente convenienti. Il confronto con le caldaie tradizionali è assolutamente vincente. Le caldaie a condensazione raggiungono rendimenti superiori al 100%, che conseguono da un calcolo volutamente “errato”: esso infatti è basato sul potere calorifico inferiore del combustibile utilizzato, anziché sul potere calorifico superiore (come invece si dovrebbe fare, essendoci condensazione del vapore acqueo dei fumi) in modo da ottenere dei valori che siano omogenei e, quindi, confrontabili con i rendimenti delle caldaie tradizionali.
I vantaggi economici
Con le caldaie a condensazione si raggiungono risparmi nell’ordine del 15-20% sulla fornitura di acqua calda a 80 °C, a 60 °C del 20-30%. Le prestazioni migliori sono quelle a carico parziale, ovvero il riscaldamento di un edificio, dove con radiatori tradizionali consentono risparmi del 25-30%.
Esse infine esprimono il massimo delle prestazioni (risparmi del 40% e oltre) quando vengono utilizzate con impianti che funzionano a bassa temperatura (30-50 °C), come ad esempio con impianti radianti (pannelli a soffitto, serpentino a pavimento o serpentino a parete). Grazie alle caratteristiche costruttive della caldaia a condensazione, quando si sostituisce una caldaia tradizionale con una a condensazione è possibile sceglierne una di potenza nominale minore. Se si completa il sistema con l’integrazione di pannelli solari, ed si aggiunge il risparmio che proviene dall’utilizzo dell’energia solare (25-30% medio), è possibile notare che dalla combinazione di pannelli solari e caldaia a condensazione si ottengono risparmi sull’ordine del 50-60%. Ecco perché una caldaia che ha più di dieci anni dovrebbe essere sostituita ed i costi di acquisto di un nuovo apparecchio verranno ammortizzati molto rapidamente.
Perché conviene sostituire una caldaia tradizionale con una a condensazione
Sostituire una caldaia tradizionale con una caldaia a condensazione conviene perché a parità di resa termica e quindi a parità di energia ceduta all'impianto, la caldaia a condensazione consuma meno combustibile. Le caldaie tradizionali, anche quelle definite "ad alto rendimento", riescono a utilizzare solo una parte del calore sensibile dei fumi di combustione. Il vapore acqueo generato dal processo di combustione viene quindi disperso in atmosfera attraverso il camino: la quantità di calore in esso contenuta, definito calore latente, rappresenta ben l'11% dell'energia liberata dal processo di combustione. In altre parole, più del 10% del calore latente non riesce a essere recuperato da una caldaia tradizionale. La caldaia a condensazione, invece, può recuperare una gran parte del calore latente contenuto nei fumi espulsi attraverso il camino. La particolare tecnologia consente, infatti, di raffreddare i fumi fino a farli tornare allo stato di liquido saturo (o in taluni casi a vapore saturo umido), con un recupero di calore utilizzabile per preriscaldare l'acqua di ritorno dall'impianto. In questo modo la temperatura dei fumi di uscita mantiene sempre lo stesso valore della temperatura di mandata dell'acqua, ben inferiore quindi a quella dei generatori di tipo tradizionale. Le differenze di rendimento tra una caldaia a condensazione ed una caldaia "tradizionale" non si misurano solo nel recupero di parte del calore latente, ma anche in un contenimento sostanzioso delle perdite attraverso i fumi, grazie a temperature dei prodotti di combustione sensibilmente più basse.
È vero che la caldaia a condensazione fa risparmiare solo se si ha un impianto a pavimento?
Falso! Le caldaie a condensazione in caso di sostituzione di caldaie convenzionali installate su impianti a radiatori consentono un risparmio di combustibile superiore al 17 % annuo. Questo valore può aumentare se la temperatura di mandata viene mantenuta sotto i 60°C.
È vero che devo prevedere dei lavori anche sulla canna fumaria se voglio installare una caldaia a condensazione?
Vero! Le canne fumarie di impianti non recenti non sono generalmente compatibili per il funzionamento in ambiente "umido". Le caldaie a condensazione debbono essere installate con linee fumi idonee al funzionamento in presenza costante di condensato.
È vero che in caso di sostituzione di una caldaia tradizionale verrà installato un tubo di collegamento in più?
Vero! Tutte le caldaie a condensazione debbono essere collegate ad uno scarico della condensa di combustione. Le caldaie tradizionali non hanno questa necessità perché non sono in grado di recuperare l'energia contenuta nel vapore d'acqua presente nei fumi che viene disperso nell'atmosfera.
È vero che tenere la temperatura dei radiatori un po' più bassa fa risparmiare?
Vero! Tenere la temperatura di mandata ai radiatori sotto i 60°C consente di aumentare del 3-4% il risparmio del gas su base annua. Consente inoltre di eliminare le caratteristiche strisce nere sopra i radiatori che derivano dalla combustione di particelle di polvere. Per ottenere la stessa temperatura ambiente è sufficiente accendere il riscaldamento qualche minuto prima del solito oppure aumentare il numero di elementi dei radiatori ed il risparmio sarà comunque garantito.
A che cosa servono le valvole termostatiche?
Le valvole termostatiche vengono usate sui caloriferi (radiatori o termosifoni) per regolare il flusso d'acqua negli stessi in base alla temperatura richiesta dall'ambiente allo scopo di evitare sprechi e migliorare il comfort stabilizzando la temperatura a livelli differenti nei diversi locali a seconda delle necessità.