Devi sanificare il tuo climatizzatore e non sai come fare? Ecco una guida utile
La sanificazione dei climatizzatori è un procedimento importantissimo che non andrebbe mai trascurato. Quando un impianto di climatizzazione non viene correttamente disinfettato, genera una cattiva qualità dell’aria all’interno degli ambienti chiusi.
In vista dell’emergenza sanitaria in corso, sanificare il proprio impianto ad aria condizionata, è diventato assolutamente necessario.
All’interno di uffici e in ogni ambiente lavorativo, l’aria può costituire un rilevante vettore di contagio tra le persone. Un impianto di condizionamento non sanificato, contribuisce in modo negativo anche alla diffusione di altre sostanze nocive nell’aria.
Oltre ai classici interventi di pulizia, una corretta sanificazione dei climatizzatori permette di ottenere aria pulita e sana negli ambienti indoor.
Dato che la stagione estiva sta per arrivare, è opportuno che tu sia a conoscenza dei giusti processi di sanificazione per il tuo climatizzatore. Prima di rimettere in funzione l’impianto in estate, dovrai procedere alla sua disinfezione. Non trascurare mai questo procedimento. È importante!
Per quale motivo bisogna sanificare i climatizzatori?
Sanificare i climatizzatori è essenziale. Come primo motivo, attuare interventi di manutenzione e pulizia, serve a preservare il corretto funzionamento dell’impianto.
Se vuoi evitare guasti o malfunzionamenti, ti consigliamo quindi di procedere periodicamente a questi processi. Un apparecchio sanificato funziona in modo ottimizzato e garantisce un’efficienza energetica maggiore.
Il secondo motivo (ma non per ordine di importanza) è che una corretta sanificazione del climatizzatore, consente anche di purificare l’aria che respiriamo.
Anche se noi non possiamo vederlo ad occhio nudo, un impianto di climatizzazione non adeguatamente sanificato, libera nell’aria molte particelle dannose e riduce la qualità dell’aria presente nell’abitazione.
Disinfettare il proprio climatizzatore significa ridurre in modo incisivo la concentrazione di agenti inquinati, batteri e altri patogeni nell’aria in ambienti indoor.
La maggior parte degli individui, passa gran parte del proprio tempo negli ambienti chiusi (casa e lavoro). Per questo motivo l’aria indoor che respiriamo deve essere il più possibile pulita. In caso contrario saremmo continuamente a contatto con sostanze dannose che non fanno bene alla nostra salute!
Sanificazione degli impianti di aria condizionata e Coronavirus
In questi ultimi anni di pandemia da SARS-CoV-2, abbiamo imparato che il virus si trasmette soprattutto tramite piccole gocce di saliva che si diffondono nell’aria e che vengono poi inalate.
Gli impianti di climatizzazione possono essere un rischio in quanto sono in grado di trasportare le goccioline infette di saliva e disperderle nell’aria. In ambienti chiusi quindi, il rischio di contagio aumenta ed è opportuno procedere alla disinfezione degli impianti.
In merito a ciò, l’ISS ha pubblicato il Rapporto ISS Covid-19 n. 5/2020 Rev. 2 che impone specifiche linee guida nazionali per la prevenzione del contagio negli ambienti indoor.
Igienizzazione e sanificazione sono la stessa cosa?
La risposta è no. Quando usiamo il termine igienizzazione, ci riferiamo a tutti quei processi che mirano a rimuovere e neutralizzare i cattivi odori e i depositi di sporco che si accumulano all’interno dell’apparecchio.
La parola sanificazione invece fa riferimento a tutte quelle operazioni di pulizia di ogni parte che compone l’apparecchio e, successivamente, all’utilizzo di prodotti specifici disinfettanti per la rimozione di germi, virus e batteri che si sono annidati all’interno dell’impianto.
La norma tecnica UNI EN 15780:2011 definisce operazioni e standard necessari a mantenere elevati livelli di pulizia di un impianto di ventilazione e condizionamento. Respirare aria pulita è un diritto essenziale, per questo motivo tali procedure vengono regolate dalla legge.
La certificazione di avvenuta sanificazione del climatizzatore potrà essere rilasciata solo da installatori abilitati e non è quindi un’operazione che si può improvvisare.
Procedure corrette per sanificare il condizionatore: ecco come fare
Il primo step per la sanificazione del climatizzatore consiste in un’ispezione tecnica e visiva. Dopo aver stabilito le condizioni dell’impianto, si procede seguendo i seguenti passaggi:
- Aspirazione dello sporco;
- Utilizzo di prodotti in grado di sciogliere lo sporco solidificato e successiva aspirazione di ogni residuo;
- Vaporizzazione della macchina ad alta pressione;
- Pulizia dei filtri interni e della vasca di condensa con utilizzo di prodotti disinfettanti;
- Disinfezione dell’unità esterna dell’impianto;
- Sanificazione dell’unità interna con agenti chimici specifici ad effetto battericida e virucida.
Con quale frequenza va effettuata la sanificazione?
Consigliamo ai nostri clienti di effettuare la sanificazione del proprio impianto di climatizzazione almeno due volte all’anno. Nello specifico consigliamo di effettuare la sanificazione all’inizio della stagione estiva, ma anche alla fine della stagione calda per evitare che lo sporco si incrosti durante il periodo di fermo.
Hai bisogno di ulteriori informazioni? Contatta Vignola Impianti
Vuoi ricevere assistenza per il tuo climatizzatore? Chiedi aiuto agli esperti! Contattaci adesso! La prima consulenza con Vignola Impianti è sempre gratuita.
Compila il modulo seguente inserendo i tuoi dati e descrivendoci la tua richiesta! Ti contatteremo il prima possibile!